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Sono trascorsi ormai 90 anni dalla fondazione del CNR e il  Comitato Unico di Garanzia dell’Ente ha pensato di celebrare questa ricorrenza organizzando due eventi particolari:

- Mostra storico-documentaria dal titolo “Le donne tra analfabetismo ed emancipazione” i cui documenti sono stati messi a disposizione dalla Biblioteca Nazionale “Sagarriga Visconti Volpi” di Bari, e dal Fondo Tommaso Fiore (1884-1973)-Bari e dall’archivio storico N.D. La Mostra sarà inaugurata il 3 dicembre p.v. e sarà visitabile fino al 18 dicembre nelle sale della Biblioteca “Guglielmo Marconi” presso il CNR. La Mostra comprende documenti storico-bibliografici tratti dall’intenso carteggio tenuto dal famoso umanista pugliese con esponenti importanti della cultura del suo tempo, in particolare con donne di grande personalità ed impegnate nel sociale. Saranno presenti anche immagini, foto e giornali dell’epoca.

- Convegno “Direttore e Scienziata: al CNR un binomio possibile” che si terrà il 10 dicembre p.v. Il Convegno prende in considerazione i dati statistici relativi alla presenza femminile nell’Ente sia al momento dell’accesso al lavoro che nelle fasi successive della carriera; sottolinea come   la percentuale femminile tra i ricercatori CNR, pur aumentando nell’ultimo quarto di secolo, si è sempre mantenuta piuttosto bassa e molto inferiore alla percentuale demografica. Altrettanto noto è il fatto che difficilmente le donne riescono, indipendentemente dai propri meriti accademici, a raggiungere i vertici della carriera scientifica, sicché, ad esempio, su 108 Istituti del CNR, di gran lunga il principale Ente pubblico di ricerca italiano, ad oggi solo 20 sono diretti da donne. Abbiamo perciò voluto portare all’attenzione l’esperienza di quelle donne che sono riuscite a raggiungere i massimi livelli scientifici. Il Convegno vedrà la presenza di personalità del mondo della scienza e della politica.

Il CUG, a corredo delle due iniziative, presenterà una serie di indagini statistiche, a diversi orizzonti temporali e di approfondimento, sul personale dell’Ente per valutare, attraverso i dati di genere, il rispetto delle pari opportunità e della conciliazione dei tempi di vita con i tempi di lavoro.
 

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