Il 3 dicembre il Comitato unico di garanzia del Consiglio nazionale delle ricerche aderisce alla Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità in ottemperanza alla missione, definita dal regolamento, di promuovere parità e pari opportunità per tutti e tutte e il superamento di ogni forma di discriminazione. La ricorrenza, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, stimola ad assumere come impegno l’eliminazione di barriere fisiche, cognitive, sensoriali e culturali, a incentivare la riflessione sulla coesione e sulla equità sociale per garantire la dignità, i diritti e il benessere di tutti.
Secondo quanto riportato dall’Agenzia per la coesione territoriale (dati 2020) “le persone portatrici di disabilità rappresentano il 15% della popolazione mondiale, circa un miliardo, e devono affrontare nel corso della loro vita discriminazioni e ostacoli che ne limitano la piena partecipazione alla vita sociale”. Le disabilità sono in aumento anche a causa dell’invecchiamento della popolazione; soprattutto nei Paesi più poveri “gli individui accumulano maggiori rischi sanitari a causa di malattie croniche, incidenti e altre patologie”. A partire da questo dato, cinque degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, sono formulati con riferimenti espliciti alle persone con disabilità.
Per Giovanna Acampora presidente del Cug-Cnr questa ricorrenza “rafforza ogni anno la tematica dell’inclusione. L’inclusione delle disabilità e diversità è una tematica che è esplosa anche in Italia e si sta diffondendo a macchia d’olio, con le bellezze e le fatiche che ogni diffusione porta con sé e l’introduzione di politiche inclusive nel rapporto lavorativo, non è una questione recente né tantomeno inusitata. Un dato di fatto è quello che per un datore di lavoro aver tra i propri dipendenti uomini e donne con diversificate competenze, ma anche persone che mettono a fattore comune differenti stimoli, punti di vista, prospettive, modi di pensare e risolvere problemi, rappresenta un valore aggiunto, un surplus in termini qualitativi, facendo risultare questo modello più vincente rispetto a quello rappresentato dal pensiero unidirezionale e superato. Favorire in azienda l’adozione di politiche e misure volte a promuovere il rispetto e l’integrazione è importante sia per i lavoratori che per i datori di lavoro e richiede un impegno sempre crescente. Bisogna creare ambienti di lavoro liberi da discriminazioni e pregiudizi e che siano realmente inclusivi e senza barriere”.
Il tema scelto quest’anno dalle Nazioni Unite per la giornata, “Trasformazione verso una società sostenibile e coinvolgente per tutti”, si presta anche alla riflessione sul ruolo della ricerca scientifica a sostegno delle persone fragili, richiamato da Maria Chiara Carrozza, presidente del Cnr, in numerosi interventi: esperta di bioingegneria e biorobotica, già direttore scientifico della fondazione Don Gnocchi, più volte ha ribadito l'importanza di puntare sull’innovazione e la rivoluzione digitale per favorire l’inclusione e la lotta diseguaglianze.
Nel nuovo format “Cug-Cnr: una riflessione a più voci”, vengono proposti due video che affrontano la problematica cercando di mettere in luce sia il vasto contributo della ricerca scientifica CNR sulle disabilità sia le attività promosse dall’amministrazione stessa in tema di inclusione: ne parlano Francesca Gorini, Ufficio stampa del Cnr e coautrice insieme a Marco Ferrazzoli del libro “Il Superdisabile. Analisi di uno stereotipo” e Gianluca Sotis, responsabile Unità Prevenzione e Protezione del Cnr e responsabile dei processi di inserimento delle persone con disabilità.
Video Francesca Gorini www.cnrweb.tv/il-cnr-per-linclusione/
Video Gianluca Sotis www.cnrweb.tv/i-processi-dinserimento-dei-disabili-nel-cnr/
Sandra Fiore