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https://www.cnrweb.tv/prevenzione-assistenza-e-informazione-dal-cnr-le-tre-parole-chiave-contro-le-mgf/
Descrizione
Il 6 febbraio ė la Giornata Mondiale contro le Mutilazioni genitali femminili (mgf) , istituita dalle Nazioni Unite quale giornata di riflessione internazionale sulla tolleranza zero nei confronti di questa pratica; nel mondo, sono coinvolte circa 200 milioni di donne e bambine, di cui il 90% in Africa ma, con l’allargarsi del fenomeno ‘immigrazione’,le Mgf interessano sempre di più i Paesi Occidentali.
Nel corso dell’evento “Assistenza sanitaria per portatrici di Mgf in Europa, aspetti statistici e di sostenibilità, clinici, formativi ed economico-sanitari “, promosso dal Comitato unico di garanzia del Cnr (Cug-Cnr) con l’Associazione internazionale ‘Karol Wojtyla’, sono state presentate le linee progettuali che l’Associazione, in collaborazione con Cnr, Istituto superiore di Sanità, Istat, le aziende ospedaliere San Camillo-Forlanini e il Policlinico Umberto I, Enti Istituzionali e altre Onlus, intende sviluppare all’interno di un progetto europeo sulle Mgf, di cui l’Italia sarà capofila.
“Assieme ai partner istituzionali, alle associazioni e comunità di riferimento”, spiega Gabriella Liberati, presidente del Cug-Cnr, “intendiamo avviare un progetto che miri alla quantificazione del fenomeno, alla sensibilizzazione del problema nei luoghi scolastici, alla riduzione dei costi sanitari e sociali”.
Nel corso dell’evento “Assistenza sanitaria per portatrici di Mgf in Europa, aspetti statistici e di sostenibilità, clinici, formativi ed economico-sanitari “, promosso dal Comitato unico di garanzia del Cnr (Cug-Cnr) con l’Associazione internazionale ‘Karol Wojtyla’, sono state presentate le linee progettuali che l’Associazione, in collaborazione con Cnr, Istituto superiore di Sanità, Istat, le aziende ospedaliere San Camillo-Forlanini e il Policlinico Umberto I, Enti Istituzionali e altre Onlus, intende sviluppare all’interno di un progetto europeo sulle Mgf, di cui l’Italia sarà capofila.
“Assieme ai partner istituzionali, alle associazioni e comunità di riferimento”, spiega Gabriella Liberati, presidente del Cug-Cnr, “intendiamo avviare un progetto che miri alla quantificazione del fenomeno, alla sensibilizzazione del problema nei luoghi scolastici, alla riduzione dei costi sanitari e sociali”.